Kiku no sekku ~Festival del crisantemo~

Che cos’è il Giorno dei Crisantemi?

Chōyō no Sekku (重陽の節句) è l’ultimo dei cinque festival tradizionali giapponesi. Secondo il vecchio calendario lunare si svolge il 9° giorno del 9° mese, poiché secondo l’antica filosofia cinese i giorni dispari si considerano fortunati, mentre i giorni pari sfortunati. Successivamente, il Giappone ha adottato un nuovo calendario, e di conseguenza questa data è stata cambiata di circa un mese, e si svolge ogni anno di quel mese (ottobre) in un giorno diverso. Questa festa si svolgeva all’incirca nello stesso periodo di fioritura dei crisantemi, poiché ancora oggi è così, secondo il nuovo calendario lo conosciamo anche come “Kiku no Sekku” (菊の節句, Festival del crisantemo). 

Origini

Le origini di questa festa provengono dalla Cina. Successivamente, anche in Giappone iniziò a diventare una tradizione regolarmente praticata fin dall’inizio del periodo Heian (794-1185), venivano portate fuori grandi esposizioni di crisantemi, in tutti i tipi di colori e varietà. Era un giorno molto festoso, che permetteva alle dame di corte, normalmente nascoste, di lasciare i loro alloggi e socializzare all’aperto, ammirando la bellezza dei fiori, componendo poesie e godendosi la festa.

Inoltre, nell’antica capitale di Heian-kyo, l’odierna Kyoto, nella dinastia imperiale l’emblema del crisantemo viene associato alla divinità del sole, Amaterasu Omikami. La corolla del crisantemo ricorda la forma della corona solare, è diventato simbolo di vita eterna, inoltre hanno anche un periodo di fioritura più lungo degli altri fiori; infatti, la posizione dell’imperatore è chiamata “il trono del crisantemo

Curiosità

Si credeva che se si copre i fiori di crisantemo con del cotone il giorno prima del Chōyō no Sekku, e ci si purificava il corpo la mattina dopo con il cotone contenente la fragranza dei crisantemi, si sarebbe vissuto più a lungo. 

Fin dal periodo Heian, la gente era abituata a bere il “sakè del fiore di crisantemo” (kikuzake), un liquore fatto con crisantemo, riso, miglio, ecc.; oggi c’è l’usanza di lasciar galleggiare un petalo di crisantemo nella propria tazza di sakè, in associazione alla longevità e una sensazione di eleganza.

Una delle attrazioni di Tokyo durante questa festività è il Kiku ningyo, un’arte centenaria di fare bambole con crisantemi vivi. Ogni anno ha luogo un’esposizione di kiku ningyo allo Yushima Tenjin di Ueno, dove troverete molte bambole che rappresentano personaggi storici giapponesi.

Questo festival non è solo guardare o circondarsi di crisantemi; come gli altri festival stagionali, Chōyō no Sekku ha anche l’usanza di consumare cibi tra i quali: 

  • Il kurigohan (栗ご飯), che è un semplice piatto di riso con castagne a dadini sopra.
  • Melanzane consumate in questo periodo autunnale (Akinasu).
  • Dolci a forma di crisantemo, anche secchi.
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